3 regole per fare pubblicità medica senza sanzioni

3 regole per fare pubblicità medica senza sanzioni

Uno studio medico che fa pubblicità può andare incontro a delle sanzioni anche salate. Lo hanno dimostrato diversi casi, negli scorsi anni. Ma, di fatto, la pubblicità medica non è vietata: bisogna soltanto operarla nel rispetto dell’etica professionale. Ci sono, cioè, delle regole da rispettare, stabilite dal decreto Bersani entrato in vigore nel 2006. Di seguito ne elenchiamo le 3 più importanti.

1. La pubblicità medica non deve essere ingannevole

pubblicità medica

Il primo principio da rispettare, se non si ha voglia di pagare spiacevoli sanzioni, è quello di evitare la pubblicità medica ingannevole.

Sebbene un dottore possa essere definito come un imprenditore operante nell’ambito sanitario, egli deve mantenere, quando sponsorizza i propri servizi, un certo decoro. Potrà dunque, all’interno delle campagne pubblicitarie, descrivere la propria attività di medico e le sue specializzazioni purché quello che dice corrisponda a verità.

La sanzione può arrivare, ad esempio, se si pubblicheranno delle informazioni false o poco attendibili da un punto di vista scientifico-sanitario, che potranno generare preoccupazione e scompiglio tra le persone.

2. Le informazioni obbligatorie da inserire

pubblicità medica

In secondo luogo, nel contesto di ogni pubblicità sanitaria c’è l’obbligo di comunicare alcune informazioni. Queste sono:

– Il nome e cognome del medico;
– Il titolo (medico chirurgo, odontoiatra…);
– Il domicilio professionale.

Infine, le strutture sanitarie private dovranno necessariamente indicare il nome del Direttore Sanitario.

Se si fa riferimento alla pubblicità online, poi, il numero delle informazioni da inserire per legge raddoppia. E’ per questo – e per la complessità dell’ambito pubblicitario – che è sempre consigliato rivolgersi ad uno specialista della comunicazione e pubblicità prima di azzardare campagne poco profittevoli… che potrebbero generare sanzioni.

Per contattare lo staff di professionisti di Prolution, ed usufruire della consulenza di un nostro pubblicitario specializzato, basterà compilare l’apposito FORM CONTATTI del sito.

3. La pubblicità medica non deve parlare SOLO di tariffe

pubblicità medica costi

Il regolamento è chiaro: è possibile parlare del prezzo delle visite e di quello dei servizi medici offerti, ma la pubblicità non dovrà basarsi unicamente su questi dati. La pubblicità medica deve esprimere dei dati funzionali per la cura del paziente: il prezzo dei servizi offerti potrà essere un’informazione accessoria.

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