Quel marketing che punta sulla memoria olfattiva…
12 Settembre 2019

Hai mai sentito parlare della sindrome di Proust? L’autore francese, nel suo saggio “Alla ricerca del tempo perduto” faceva riferimento alla memoria olfattiva.
Ma cos’è la memoria olfattiva? In sintesi, parliamo della capacità di un odore di richiamare alla memoria ricordi ed emozioni passate. Non si tratta di un fenomeno prettamente medico, anzi.
Come sappiamo, infatti, il marketing – quello fatto bene – si basa sullo studio delle abitudini e delle esigenze dei clienti (ai fini della vendita). Ma in che modo lo studio della memoria olfattiva può giovare sulle finanze di un’impresa (di tipo medico e non solo)?
Memoria olfattiva e marketing: che legame c’è?
Se la domanda viene posta in questo modo, è chiaro che la risposta sarà: nessuno.
Un esperto di marketing, tuttavia, potrà fondare la strategia di vendita che sta strutturando per un proprio cliente (che ha bisogno di aumentare il numero di contatti, ad esempio) su questo tipo di memoria. Perché? Beh, come abbiamo accennato prima, ogni odore veicola delle emozioni, facendo leva sull’inconscio.
Dunque collegare un profumo ad un prodotto, o ad un servizio che viene offerto dalla tua azienda, innescherà nel cliente un processo mentale che lo porterà a ricordare il tuo brand quando in futuro avrà bisogno di uno dei prodotti o servizi che tu offri.
Un esempio pratico di come la memoria olfattiva può attrarre clienti
Il potere della memoria olfattiva non è un fattore da sottovalutare. Basti pensare che nel campo della medicina questo tipo di memoria è alla base di una branca chiamata “olfatto-terapia“, che permette alle persone affette da trauma cranico di ritrovare ricordi passati.
Ma ragioniamo in termini commerciali (dunque di marketing). Se sei qui avrai capito che il marketing è importante in qualunque ambito. Ma soffermiamoci nel settore medico.
Mettiamo che un tuo parente abbia bisogno di andare da un fisioterapista perché avverte dolore alla schiena. Dunque, lo accompagni in un centro fisioterapico. Durante il tempo di attesa, inconsapevolmente avverti un bellissimo profumo floreale, che magari deriva da uno specifico deodorante ambientale che il centro ha deciso di collegare al suo brand.
Cosa accadrà quando tu e il tuo parente andrete via (specialmente se lui avrà tratto beneficio da quel massaggio)? Che tu, da quel momento in poi, tenderai a collegare quel profumo delizioso a quello specifico luogo in cui il tuo parente ha trovato giovamento alla schiena. Se dopo una settimana ti capiterà di passare fuori a quel centro ti tornerà alla mente quella sensazione piacevole: il ricordo del beneficio tratto dal tuo parente. Ed avvertirai questa emozione ogni qualvolta che ci ripasserai. Quel luogo ti diventerà familiare.
Dunque, se un giorno avrai bisogno di un massaggio alla schiena, dove andrai? Non c’è bisogno di risposta.
Questa branca del marketing è definita “Scent-marketing” e viene adoperata in diversi campi. Un esempio lampante? Ti è mai capitato di passare fuori ad uno dei punti vendita Alcott?
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